Editoriale

Mi chiamo Daniele ed ho un problema con le curve.

Cari lettori,

la Gazzetta è vicina al primo mese di vita e ci avete già dimostrato un grande affetto, per questo ho ritenuto di dovermi presentare come si deve.

Mi chiamo Daniele ed ho un problema con le strade dritte. Ecco come potrei presentarmi in un’ipotetica riunione dell’anonima drifters. Come molti il mio primo amore sono state la Ferrari e la Formula 1 per poi passare alle ruote coperte con il Rally di Monza, col GT ed il turismo. Solo attorno al 2004 ho scoperto il drift grazie ai videogiochi . Quante ore spese con Need For Speed Underground! Da allora non ci ho capito più nulla, al diavolo il cronometro, la guida pulita ed i record sul giro, vuoi mettere il divertimento del fare un curvone di traverso a ruote fumanti? Solo negli ultimi anni sono riuscito ad avvinarmi alla pratica del Drift, anche se tempo e portafogli non mi hanno consentito di dedicarvi l’attenzione che avrei voluto. Era la primavera del 2012 quando grazie ad Emanuele Festival ed al suo team ho bruciato le mie prime gomme. Sabato scorso grazie a Milva Vanucci ed ai suoi men del WM Drift Team ho avuto modo di fare un altro piccolo passo avanti.

Non ho l’esperienza di moltissimi di voi, ma la passione e l’amore per questa stupenda categoria sono le stesse vostre. Quello che amo di questo ambiente, del nostro ambiente, è che si sta in mezzo ad appassionati e non a tifosi. Si sta in mezzo a persone riunite dalla stessa passione e non solo per inneggiare l’atleta preferito.

Grazie ancora per il vostro affetto e ci vediamo sabato e domenica a Castelletto!