Davide Bannò: due chiacchiere con il maestro dei campioni
In occasione della presentazione della Coppa Italia Drifting ho avuto modo di scambiare qualche parola con il disponibilissimo Davide Bannò. Confesso che ho sempre seguito con simpatia le vicende di Davide, ed è stato uno dei primi piloti con cui ho avuto modo di parlare molto tempo prima che il avesse inizio il progetto de La Gazzetta del Traverso. Ecco qui di seguito la trascrizione della chiacchierata che abbiamo fatto a bordo della sua Nissan 350.
GDT Siamo qui con Davide Bannò sulla sua stupenda 370. Davide sei uno dei pionieri del drift in Italia, raccontaci un po’ la tua carriera.
DB Si ho iniziato nel 2004 quando il drift è stato portato in Italia da Nicola Tesini. Allora il campionato si chiamava “Solo curve di traverso“. C’erano piloti come Emanuele Festival che ha vinto un sacco di campionati, Federico Sceriffo, Simone Pagani. Tanti piloti. Nel 2009 è arrivato in Italia il campionato ufficiale il D1 Stella. Ho partecipato a questo campionato per un anno poi mi sono dedicato soprattutto a manifestazioni e scuola drift. Quest anno si ricomincia con il WM drift di nuovo con la Coppa Italia Drifting ufficiale ACI. Vediamo come andrà quest’avventura del 2015, che ci porterà a corre in autodromi come Varano de’ Melegari, Adria, il Lingotto a Torino ed anche la pista di Castelletto di Branduzzo.
GDT Hai citato nomi effettivamente molto noti agli appassionati. Personalmente ho avuto la fortuna di essere allievo di Emanuele Festival (Leggete qui com’è andata)
DB Mi spiace che Emanuele abbia abbandonato un po’. E’ molto bravo e dava sempre molto spettacolo. Cercheremo di convincere anche lui a tornare attivamente alle competizioni drift.
GDT Si racconta che tu abbia insegnato l’arte del Drift anche al pluricampione europeo Francesco Conti (Franco sarà uno dei giudici ufficiali della Coppa Italia Drifting NdR)
DB Si ho insegnato a tanti ed in alcuni casi gli allievi hanno superato il maestro. A Francesco Conti ho fatto i primi corsi drift quando lui non sapeva ancora di cosa si trattasse. Ho avuto come allievi anche Werter Stella e Milva Vannucci. Ho insegnato anche ad Andrea Sapino, altro grande pilota che adesso ha smesso di correre ed ad altri tanti ragazzi che adesso sono davvero molto bravi.
GDT Come vedi il panorama delle competizioni drift in Italia con la Coppa Italia Drifting ed anche con il campionato parallelo Italian Drift Challenge organizzato da Grigoletto.
DB Io posso parlare solo per la Coppa Italia Drifting perché è una realtà che conosco, mentre sull’IDC non sono informato e non ho idea dei piloti che si sono iscritti. Io seguo questo campionato sia per amicizia con Milva (Vannucci NdR) e Werter (Stella NdR) sia perché credo in questo progetto. Questo campionato è ufficiale ACI CSAI (Si capisce che tiene molto a sottolineare il carattere di ufficialità del campionato NdR). Qua abbiamo tantissimi iscritti, oggi a mezzogiorno eravamo a 38, non sò a che numero potremo giungere alla fine. Ci sono piloti molto bravi e piloti che devono ancora crescere. Cresceranno con gli anni e con le gare. Tutti con bellissime macchine come BMW M3 e anche qualche Nissan. Sono molto fiducioso.
GDT A cosa pensi sia dovuto questo successo di iscrizioni?
DB Sicuramente ai costi contenuti, ma soprattutto allo spirito con cui la Milva sta affrontando l’organizzazione. Secondo me i piloti hanno capito la passione che ci sta mettendo e che il suo interesse è di organizzare un campionato che permetta a tutti di divertirsi e non è interessata a guadagnarci.
GDT Tu porterai in gara sempre la tua fidata Strega?
DB Si correrò con la Strega con la nuova carrozzeria che abbiamo appena completato. Il nuovo motore. Non l’ho ancora provata perché stiamo ultimando alcuni dettagli. Tra una decina di giorni potrò provarla in pista. La macchina su cui siamo, che in realtà è una 350, la uso invece per gli spettacoli e per corsi come quello che ho fatto oggi. E’ una macchina che si presta molto bene a insegnare.
GDT Una curiosità, al momento va molto di moda installare dei motori LSX di provenienza Chevy su altri telai (Vedi le macchine di Werter Stella e Raffaele Rusca in Italia Ndr). Da cosa pensi che nasca questo fenomeno?
DB Non idea da dove nasca esattamente. Secondo me nasce dal fatto che chi lo monta pensa che questo sia un motore molto affidabile. Da parte mia preferisco i motori turbo anche se effettivamente sono abbastanza delicati, 2 o 3 volte l’anno, il mio devo rifarlo. Ho visto che questi motori hanno tantissima coppia, ma vedere girare una macchina giapponese con un motore Corvette non mi entusiasma, preferisco sempre i motori turbo.
GDT Quindi riassumendo possiamo dire che le motivazioni principali siano l’affidabilità e la facilità di guida dovuta alla tanta coppia in basso?
DB Si esatto sono motori effettivamente molto affidabili ed a giri molto bassi, 1500, 2000 giri dispongono già di molti cavalli. Anche i costi non sono poi eccessivi. Tolto il costo dell’acquisto e dell’installazione non richiedono particolari interventi di manutenzione.
GDT Davide, ti ringrazio molto per il tuo tempo e spero che questo campionato ti porti le soddisfazioni che meriti.
Potete seguire Davide Bannò sul sito del suo team il DabaDrift