GaraItalian Drift Challenge

Italian Drift Challenge 2015 – Torino terra di conquista francese

Giornata di grande spettacolo sul tracciato costruito in un piazzale del Lingotto di Torino per la prima tappa dell’Italian Drift Challenge nonostante il ridotto numero di partecipanti. La giornata è stata animata dal confronto tra l’agguerrita compagine francese ed alcuni dei migliori piloti italiani.

Durante la gara un folto pubblico, purtroppo non pagante, ha affollato il ponte pedonale adiacente il piazzale crescendo per tutta la durata della gara a testimonianza della spettacolarità del tracciato e della specialità.

Il tracciato si è rivelato ricco di trabocchetti anche se il disegno era solo semplicemente “ispirato” al famoso percorso di Odaiba pubblicizzato prima dell’evento.

La qualifiche svoltesi nella mattinata hanno visto svettare su tutti il veneto Alberto Cona per l’occasione al volante della M3 di Ricky Guidetti.

I TOP 16 non riservano grandi sorprese ma già dal turno successivo i confronti hanno iniziato a farsi serratissmi.

Questo il tabellone dei TOP 8:

Cona – Tigaev
Vassia – Cristin
Pignanelli – Monteverde
Gallopin – Boulbes

Tutti i confronti sono stati caratterizzati da un grande equilibrio ed hanno finito per essere risolti a sfavore del primo pilota a commettere un errore.
Passano Cona e Vassia con relativa facilità, mentre Pignanelli deve faticare per ben due one more time prima di avere la meglio sul figlio d’arte Cristiano Monteverde. Anche Boulbes ha il suo da fare nel confronto con il connazionale Gallopin che è arrivato a baciare il muretto nella foga del confronto.

Le semifinali sono state quindi :

Cona – Vassia
Pignanelli – Boulbes

Purtroppo Alberto Cona è stato autore di un errore che lo ho portato al contatto con Jerome Vassia escludendolo dalla finale. Un vero peccato visto che il bravo pilota veneto era stato perfetto fino a quel momento portando in gara la vettura meno potente del quartetto dei semifinalisti.
Anche l’altra semifinale si è risolta a causa di un errore questa volta commesso da Boulbes. Il francese si è poi confrontato con Cona che è stato penalizzato da un piccolo errore evidenziato solo grazie alla spietata precisione della telemetria, per aver sopravanzato di pochi cm il muso della M3 transalpina.

Spettacolo da infarto nella finale tra Pignanelli e Vassia che si sono confrontati in ben tre one more time con doppi pareggi 5 a 5 nelle singole run. Nel terza ripetizione il pilota bolognese, che ha lottato per tutta la gara con l’idroguida rotta, ha avuto un calo fisico che l’ha portato all’errore all’ingresso dell’occhiello.

“E’ stato molto divertente venire qui in Italia e poter prendermi la rivincita su Pigna. Certo quando si vince è tutto più divertente”, mi ha raccontato il vincitore, “Devo fare i complimenti all’organizzazione anche se forse vanno migliorati alcuni aspetti relativi alla sicurezza”

Salvatore Pignanelli ha così commentato il secondo posto

“E’ stata una grandissima sfida, mi sono divertito molto anche se ovviamente la sconfitta brucia. Purtroppo stamattina si è rotta l’idroguida e non è stato possibile ripararla in tempo per la gara, ed alla fine mi hanno proprio ceduto le braccia.”

Personalmente nutrivo molta curiosità per come si sarebbe svolta una gara giudicata completamente dalla fredda telemetria. I numerosi one more time che hanno caratterizzato lo svolgimento della gara dai TOP 8 in poi mi hanno felicemente sorpreso. Anche se purtroppo a farne le spese è stato il nostro Alberto Cona penalizzato nella finalina terzo e quarto posto per un errore evidenziato solo da sai sensori. Sicuramente le due diverse visioni, uso della telemetria e giudizio affidato ai soli giuidici continueranno ad alimentare il dibattito tra gli appassionati e gli addetti ai lavori.

Attendiamo la seconda gara che dovrebbe svolgersi ad Imola, in una situazione che speriamo consentirà al pubblico di ammirare con maggior comodità il grande spettacolo.

Drift Long & Faster.