Mike Procureur – Intervista con il Re del Drift
Ecco il testo dell’intervista che Mike Procureur patron del King of Europe ci ha gentilmente concesso. L’intervista è risale al 6 dicembre, nel frattempo ci sono state molte novità, conferme e smentite. Spero sia di vostro gradimento. Se parlate un po’ di inglese potete anche ascoltare l’audio dell’intervista a questo link
Gazzetta del Traverso: Ciao Mike grazie per avermi concesso questa intervista. Cosa ne pensi della scena del Drift italiano, relativamente ai piloti, al campionato Italian Drift Challenge, ma anche degli altri campionati.
Mike Procureur : Prima di tutto vorrei ricordare che abbiamo avuto – nel King Of Europe NdR – Francesco Conti campione nel 2014 che è un ottimo esempio di quanto l’Italia possa avere successo nel drifting. Non dimentinchiamo Diego Quaranta campione nel 2011. Il livello del Drift è cresciuto molto in fretta dal 2011 fino a adesso. Oggi ho visto correre Diego Quaranta è sempre un ottimo pilota. Abbiamo avuto due campioni campioni italiani nel King of Europe quindi possiamo dire che l’Italia ha passione per il Drift. Penso anche agli altri ragazzi che conosco Alberto Cona, Pignanelli .. Hanno tutti molta passione per il Drift, fuori ci sono 5 gradi, e loro sono qui comunque a correre, dimostra la loro passione per il Drift. L’Italia ha una buona base per il drifting, come il D1 Stella nel passato, ma ora la situazione in Italia è un po’ confusa, onestamente non ho visto nulla di impressionante. Non avuto modo di assistere ad altre gare, ma ad esempio al King of Europe abbiamo i video per rivedere quello che è successo. Non ho visto nessun video di eventi Italia di quest anno per cui posso commentare solo quello che ho visto oggi. E’ triste perché l’Italia è un grande paese con stupendi tracciati e persone. Come Adriano il proprietario del tracciato – Il motodromo di Castelletto NdR. La mia opinione è che l’Italia abbia molti ottimi piloti, Monteverde, Rosso, Conti, ecc. Non saprei quanto sia buona la competizione, ma non mi sembra. Non sono nessuno per dirlo con certezza non sono il dio drifting, ma è quello che ho visto.
GdT : Forse con il nuovo campionato che consentirà di unire i campionati di quest’anno, Italian Drift Challenge e Coppa Italia Drifting il livello della competizione potrà crescere. Potremo vedere tutti i migliori piloti italiani correre assieme.
Mike: Stai parlando del campionato ACI CSAI?
GdT: Si esatto l’anno prossimo avremo un campionato patrocinato direttamente da ACI che sarà articolato in sei gare che saranno organizzate da Franco Grigoletto ed Italian Drift Challenge, due da Milva Vannucci e WM Drift Team e due da Sadurano Motor Sport e forse potremo avere ancora più spettacolo.
Mike: Forse. Non credo nei campionati organizzati da promoter diversi. Come è stato dimostrato in altre categorie questo tipo di campionati non ha mai avuto successo. La Formula 1 è organizzata da un solo promoter, Bernie Ecclestone. Nella mia visione non vedo un King of Europe con diversi organizzatori. Non saprei. Magari arriveranno altri team. Il Drift è una categoria molto particolare. Naturalmente credo nelle federazioni perché è questa è la strada da seguire. Faccio parte della commissioni FIA Drift Commission e lavoriamo duramente per migliorare il Drifting. La settimana prossima – seconda settimana dicembre NdR – pubblicheremo le nuove regole del King of Europe 2016 – potete consultarle a questo link – che includeranno le raccomandazioni sulla sicurezza date dalla FIA. Abbiamo molto da fare nel 2016 per integrare il Drift un passo alla volta nella federazione. Sarà una cosa buona perché consentirà di rimuovere la parte peggiore dal Drifting, perché serviranno partecipanti seri. Gli amatori che non vogliono muoversi nella direzione del professionismo scompariranno. Secondo me scompariranno anche molti organizzatori amatoriali perché si dovranno seguire delle regole precise. Siamo sulla scena da ormai 12 anni e non dobbiamo dimostrare che siamo professionisti e la prova migliore di questo è che la FIA ci ha chiamato per essere parte di questa commissione. Non abbiamo chiesto di farne parte parte, sono stati loro ad invitarci.
GdT : Cosa ci puoi raccontare dei vostri progetti per il 2016 di King of Europe e King of Nations?
Mike : Per il prossimo anno abbiamo un totale di 21 weekend di gara sparsi per il mondo. Quindi abbiamo 8 gare ProSeries per il King of Europe e Queen of Europe. Abbiamo quattro King of Touge a parte sulle montagne Europee. Abbiamo 10 round di King of Nations, ma uno è in Austria ed corso assieme alle ProSeries.
GdT : Non ricordo esattamente il vostro calendario per l’anno prossimo. Tornerete in Italia?
Mike : No, sfortunatamente no, almeno per ora, ma ogni anno abbiamo delle gare delle ProSeries che vengono cancellate e che devono essere sostituite. Per il momento l’Italia non è nei nostri piani per il King of Europe, forse c’è la possibilità che possiamo tornare a Castelletto. Vedremo cosa riusciremo a fare.
GdT : Come fan e come appassionato di Drift spero veramente che torniate in Italia. Ricordo lo spettacolo della gara del 2014 qui a Castelletto
Mike : Torneremo sicuramente. Amo l’Italia, amo i tracciati, amo le persone, i piloti. Se ne avessi tempo, con la qualità che abbiamo, verrei in Italia e farei il King of Italy il campionato nazionale e vi garantisco che sarebbe il miglior campionato che abbiate mai visto. Sfortunatamente non ne ho il tempo con già 21 weekend, ma sicuramente supporterò i ragazzi qui. In particolare Stefano Alessandri, che ha alcuni progetti in cantiere, anche Drift NO Profit con Emanuele Festival, che è un’ottima persona. Faro del mio meglio per portare la nostra esperienza per aiutare i ragazzi a migliorare la qualità. Non sarà al 100% by King of Europe, ma faremo il massimo sforzo per aiutarli a migliorare il livello in Italia.
GdT : Un’ultima domanda. Durante il campionato Italiano questo si è molto discusso sull’uso della telemetria o meno nel giudiuzio dei piloti. Alcuni piloti preferisco essere giudicati da persone altri preferiscono l’imparzialità della telemetria. Qual’è la tua opinione?
Mike : Noi usiamo un sistema telemetrico di nuova generazione prodotto in Ungheria. Come dici tu alcune persone preferiscono la telemetria altri sono il per il giudizio umano. E’ vero che non puoi giudicare la differenza tra 100 Kmh e 105 Kmh o tra 30° e 35° nelle qualifiche. Per cui usiamo una soluzione 50 e 50. Usiamo la telemetria per velocità ed angolo in qualifica comunque con il giudizio umano per il 30%, ma non per le battle dove usiamo solo il giudizio umano. In questo modo sono tutti soddisfatti. Durante il King of Europe di quest anno non abbiamo avuto reclami. Il sistema telemetrico si è evoluto molto bene. Due giorni fa – la prima settimana di Dicembre 2015 NdR – sono stato in Germania ed ho parlato con una società tedesca che sta lavorando per un ottimo sistema di telemetria, con video on-board, con la mappa del tracciato. Puoi rivedere il video quando vuoi. Il sistema è completamente indipendente e può essere usato per l’allenamento o per i track day. Ci sono molti sistemi di telemetria sul mercato. Anche in Bulgaria stanno lavorando ad un sistema che ti consente di vedere i dati direttamente sul tablet o sull’iPad. Stanno comparendo molti sistemi ed è un bene per lo sport avere dei dati, ma è anche un bene di avere dei bravi giudici. Noi abbiamo avuto Keichi Tsuchiya per giudicare l’ultimo round. Ha inventato il drift 1982 e non posso pensare ad un giudice migliore di lui. L’equilibrio è telemetria per le qualifiche e giudizio umano per le finali.
GdT : Grazie mille per il tuo tempo è stato un onore poterti intervistare.
Mike : Grazie a voi