Need for Speed Payback – Recensione lampo.
Abbiamo giocato per qualche ora a Need for Speed Payback e vi diamo le primissime impressioni a caldo.
A lezioni di fisica da Prof. Hollywood
Usciti dall’esperienza con il nuovo Gran Turismo™ SPORT il salto è veramente grande. La fisica delle auto sembra creata usando i film di Hollywood come libro di testo. Gli sviluppatori si sono concentrati sul valorizzare altri aspetti del gioco che mantiene la promessa di essere titolo squisitamente arcade. Fare tutte le curve con il freno a mano non è mai stato così facile, il gioco è studiato per la essere spettacolare e cinematografico e non per offrire una guida realistica. Volendo essere onesti, non era possibile pensare di sviluppare un gioco realistico con queste premesse, in caso contrario si passerebbe più tempo in attesa del carro attrezzi che a guidare.
Verso un GdR di auto?
Quello che colpisce maggiormente è la modalità di racconto della storia, che ricorda più da vicino altri titoli basati sulla narrazione di una storia. Se nei primi Need for Speed Underground e Need for Speed Underground 2 o Need for Speed Most Wanted , il game play ci richiedeva di girovagare per la città in cerca di sfide e di poliziotti da far schiantare adesso il gioco ci fa interpretare non uno, ma ben tre personaggi con obbiettivi di storia più dettagliati.
Gli intermezzi realizzati tramite vere e proprie scene recitate, nel cast si riconosce anche tra gli altri anche Dominique Tipper già vista nella parte Naomi Nagata in The Expanse . La storia ricorda l’andamento di Fast and Furious a detta di molti, io però trovo maggiori similitudini con il recente Overdrive. In questo film Eastwood Jr e soci sono un gruppo di ladri di auto che si trova invischiato in un giro di criminalità più grande di loro. Per salvarsi devono recuperare un’auto costosissima. I protagonisti del gioco devono recuperare una Koenigsegg Regera, rubata nel nostro caso da “La Loggia”; con tanto di inseguimento alla bisarca e BMW piazzata di traverso davanti al camion come nella versine cinematografica.
Attenzione alla difficoltà della partita
Fate molta attenzione nella scelta della difficoltà della partita dopo l’installazione. Il livello facile è veramente triviale, per cui potrebbe essere una noia tremenda per i più esperti. Il livello difficile invece è veramente mortale, ci ho messo più di due ore per passare la prima gara vera del gioco (!!!), e mi conto tra i giocatori . Attenzione soprattutto perché sembra che una volta creata la partita non si possa cambiarne la difficoltà. Il supporto utenti di Electronic Arts ci scrive che non si può! Giocando abbiamo trovato un menù che consente di farlo, solo che non compare sempre. Di sicuro non durante una missione, che nemmeno può essere abbandonata, si rischia di trovarsi arenati in modi molto fastidiosi.
Conclusioni Lampo
Un ottimo titolo arcade, una buona storia ed un comparto grafico al top che festeggia il ritorno dei neon sotto scocca (!!!). Una storia non da Oscar o da Emmi, ma sicuramente più strutturata che nei suoi predecessori. Una piccola nota dolente, al momento non sono supportati i volanti e si può giocare solo con il JoyPad o il DualShock. Che peccato! Speriamo che EA pubblichi presto un aggiornamento per consentirne l’uso.
Drift Long & Faster